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COMUNICATO STAMPA 150914
Premio Roseto Capo Spulico XV edizione,
Filomena Greco ritira il riconoscimento per iGreco di Cariati

Cariati, 15 settembre – L’Azienda iGreco di Cariati, da anni impegnata nella promozione del “senso della Calabria” attraverso i suoi oli e vini, contribuisce alla diffusione dell’immagine positiva di una regione tanto nota per negativi stereotipi, quanto sconosciuta per le sue produzioni di eccellenza che, grazie al lavoro di marketing delle singole imprese, stanno facendo breccia nel gusto degli italiani sino a varcare i confini nazionali, suscitando l’interesse dei consumatori.

A conferma, arriva l’ennesimo prestigioso riconoscimento ottenuto da iGreco sabato 14 settembre, nel centro storico del suggestivo borgo dell’alto Jonio cosentino, dove si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Roseto Capo Spulico XV edizione, che premia le personalità distintesi nel promuovere la Calabria fuori dai confini regionali.

Oltre a Filomena Greco che gestisce, insieme alla sua famiglia, la nota azienda iGreco di Cariati, premiata per le attività economiche, altro importante protagonista, Mons. Nunzio Galantino, Vescovo di Cassano Ionio e Segretario Generale della Cei, artefice, tra l’altro, della venuta di Papa Francesco in Calabria.

Una serata di spettacolo, che il neo Sindaco Rosanna Mazzia ha voluto realizzare con una cornice dedicata anche alle arti minori, per connotare il Premio come una sorta di laboratorio di cultura e musica, dando spazio ad una esposizione di opere di artisti locali.

«Per la nostra Azienda rappresentare un territorio attraverso il nostro olio ed il nostro vino è una consapevolezza forte e sentita. Nel proporci sul mercato diventiamo “Ambasciatori del territorio calabrese – spiega Filomena Greco – che si dice « onorata per il riconoscimento del lavoro svolto, una gratificazione per il percorso intrapreso da iGreco anche a beneficio di un territorio. Proporre la “Calabria che eccelle” è la strada giusta, perché da un lato l’immagine forte e peculiare di un territorio riverbera i suoi benefici sull’intera filiera turistica ed agrolimentare e dall’altro l’affermarsi dei prodotti contribuisce alla qualificazione di quel territorio.» Concetto questo sottolineato anche da Mons. Galantino, che sul palco ha ribadito la necessità di condivisione, rappresentando come il premio ricevuto appartenga a tutta la comunità, perché da soli non si può raggiungere nessun obiettivo.

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