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AGROALIMENTARE DI QUALITÀ, LA CHIAVE È LA RETE
IGINO MASSARI PROMUOVE CALABRIA
DIAMANTE, SUCCESSO PER EVENTO iGreco CON ISF

Diamante (Cs), giovedì 6 agosto 2020 – Agroalimentare, la Calabria può ripartire dalla memoria e contare sul valore aggiunto delle sue materie prime, per affermarsi come proposta selezionata e di qualità. È quanto ha dichiarato il noto pasticcere internazionale Igino Massari, tra i prestigiosi ospiti della 13esima giornata delle cucine italiane (ITIC) promossa da iGreco con l’associazione ISF International Sommelier Foundation ed ospitata nei giorni scorsi a Diamante, a Palazzo Ducale Cirella.
Insieme a Massari, sono 150 gli ospiti che hanno partecipato all’evento coordinato dal giornalista enogastronomico Tommaso Caporale. Il menu in degustazione è stato preparato dagli chef dell’associazione APCC Associazione provinciale cuochi cosentini e dell’URCC Unione regionale cuochi Calabria guidata da Carmelo Fabbricatore.
L’occasione è stata anche quella di un dibattito sulla gastronomia italiana e i vini autoctoni a partire dalla presentazione della cucina di Artusi fatta dal giornalista Bruno Sganga, il punto sul settore accoglienza e ristorazione di Luigi Salsini e Gugliemo Gigliotti, la fotografia delle attività portate avanti dai produttori con gli interventi di Stefania Rota (Salumificio San Vincenzo e Presidente Consorzio Salumi Dop Calabria), Paola Granata (Presidente Confagricoltura Cosenza), Giancarlo Greco (iGreco) e Vittorio Caminiti (Gruppo Caminiti e Presidente Accademia del Bergamotto) e, infine, il ruolo della Regione Calabria con le conclusione di Antonio De Caprio, consigliere regionale e presidente della Commissione anti-ndrangheta.
Nella promozione del Made in Calabria di qualità – ha detto Giancarlo Greco – le sinergie tra realtà imprenditoriali giocano un ruolo importante. Il vino, più di tutti – ha aggiunto – può e deve veicolare un messaggio di speranza e le istituzioni trovano in questo impegno terra spianata sulla quale costruire finalmente la vera offerta Calabria.
Dal cappelletto in brodo all’uso di Romagna, preparato da Emanuele Mancuso, passando dal maccherone al ragù e fino al vitello tonnato, da Francesco Spina, Denisia Congi, Carlo Maria Molinaro. Sono, questi i piatti dedicati a Pellegrino Artusi, storico gastronomo e inventore di numerose ricette della cucina italiana tradizionale. La ciliegina sulla torta è stata rappresentata dal fico dottato cosentino con prugne dei frati, canditi al cedro e sciroppo al bergamotto, cotto al flambè dal maître dell’AMIRA Michele Giorno affiancato da Angelo Gaudio. Un connubio, quello col bergamotto, sancito dalla presenza del presidente dell’Accademia del Bergamotto Vittorio Caminiti. Tra i vari momenti della serata anche il défilé di abiti da sposa delle modelle di Missposi Italia coordinate da Alfredo Bruno ed i gioielli di Gerardo Sacco. – (Fonte iGreco – Comunicazione Strategica/Istituzionale Lenin Montesanto – Comunicazione & Lobbying)

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